Il VO2max o massimo consumo di ossigeno, è il parametro che rappresenta il volume massimo di ossigeno che una persona può consumare. Questa misura rappresenta il nostro livello di fitness cardiorespiratorio. Per il podista, così come per altri sportivi, il VO2max è un parametro importante, in quanto valuta un aspetto chiave di uno sport fondamentalmente aerobico come la corsa, ovvero la capacità del cuore di fornire ossigeno ai muscoli durante lo sforzo fisico. Come sempre, questo è solo UNO dei tanti parametri coinvolti nel determinare la condizione e la prestazione atletica, e soprattutto nel contesto della media o lunga distanza, altri fattori possono risultare anche più importanti, come per esempio l'economia o l'efficienza di corsa.
Grazie alla tecnologia dei cardiofrequenzimetri più evoluti, oggi possiamo rilevare automaticamente questo valore, con un'accuratezza pari al 95% rispetto alle misurazioni in laboratorio. L'algoritmo, durante le varie attività, analizza i dati di passo e frequenza cardiaca, combinandoli tra loro. Dopo qualche giorno di utilizzo, il numero che uscirà sul quadrante indicherà il vostro VO2max, con una buona approssimazione rispetto al valore reale rilevabile con il test massimale in laboratorio.
Molti dispositivi permettono di quantificare dei POTENZIALI tempi in gara, sulle varie distanze, in base al valore di VO2max rilevato.
Al miglioramento della forma, corrisponde normalmente un miglioramento del VO2max e delle corrispondenti previsioni di gara.
Ma cosa significa “miglioramento della forma”? In estrema sintesi, un abbassamento della frequenza cardiaca a parità di passo o... un aumento di passo a parità di frequenza cardiaca!
Ovviamente, è importante che i valori di quest’ultima impostati inizialmente siano corretti o almeno vicini a quelli reali, soprattutto per quanto riguarda la FCmax.
Se per esempio concludete una gara di 10 km a 4'00'' al km con bpm medi a 170, potreste ottenere valori di VO2max diversi a seconda del dato che avete impostato in FCmax: più differenza c'è con 170, più alto sarà il valore finale di VO2max, perché per l'orologio c'è ancora del “margine” per spingere!
Tenete ben presente che l’algoritmo non considera (per ora) il dislivello della seduta e le condizioni meteo e che è più “ricettivo” con allenamenti di corsa continua piuttosto che di ripetute. È normale, durante la stagione, assistere a una continua variazione del valore del VO2max.
Guarda in questo video come STEFANO BALDINI Campione Olimpico ci spiega come calcolare il VO2 Max
Prof. Enrico Olivieri
👉Personal Trainer
👉Preparatore Atletico
👉Fitness Manager
👉Fitness Expert
👉Fitness Presenter
👉Ideatore STRIKEFIT.IT
👉Co-Ideatore RUNPIU.IT
👉Ideatore YOGAREBEL.IT
👉Laurea con LODE Scienze Motorie
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