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Immagine del redattoreEnrico Olivieri

CONSIGLI PER LA CELLULITE

Aggiornamento: 25 gen 2022



Cos’è la cellulite?

La cellulite, anche nota come lipodistrofia ginoide o panniculopatia edemato fibro clerotica (PEFS), non è una malattia bensì un inestetismo basato sulla disfunzionalità dell'adipe sottocutanea, che tende ad accumulare tessuto fibroso, cambiando di composizione e di forma.

Ergo: la cellulite è una condizione fisiologica, con unica eccezione dei rari casi nei quali (in forma grave) rappresenta invece una complicazione di altre malattie primarie.

Nota: la cellulite non è la resistenza idrica. Quest'ultima può contribuire alla formazione e all'aggravamento della prima, e in un certo senso può risultare simile all'occhioinesperto, ma non si tratta della medesima condizione.

L'eziologia della cellulite è endocrina e metabolica.

Colpendo soprattutto le femmine fertili, è chiaro fin da subito che il sesso e gli ormoni ad esso correlati (gli estrogeni) abbiano un'importanza a dir poco essenziale sulla formazione della cellulite – oltre a promuovere una distribuzione adiposa ginoide.

Per onore del vero, bisogna anche sottolineare l'importanza della genetica, ed in particolare la tendenza alla ritenzione idrica (anch'essa multifattoriale, ma che coinvolge soprattutto la circolazione) e la micro-struttura dell'iPod Emila nei suoi vari setti (celle che ospitano gli adipociti).

Di seguito prendiamo in considerazione tutti i fattori che "possono essere gestiti", cioè che agiscono sul dimagrimento, sul drenaggio dei liquidi e sulla rimozione delle tossine dal tessuto adiposo, prevenendo e migliorando la cellulite nelle sue fasi precoci.


Come si forma la cellulite?

La cellulite si palesa come una deformazione strutturale del tessuto adiposo, visibile attraverso la pelle, che appare a "buccia d'arancia" o a "materasso".

Il problema è sostanzialmente a carico dei setti del tessuto che, se "stipati eccessivamente" a causa del rigonfiamento degli adipociti, si deformano in maniera più o meno importante.

Parliamo quindi di uno stress meccanico tanto rilevante quanto risulta "inadeguata" la conformazione dei setti stessi rispetto all'espansione adipocitaria.

Queste cellule poi, complici anche eventuali problemi di circolazione capillare e di ritorno venoso, vanno incontro a problemi anche significativi nello scambio nutritivo e nell'ossigenazione, morendo e rompendosi.

Il riversamento del loro contenuto genera potere osmotico e, assieme ai cataboliti già accumulatisi per il ridotto circolo, trattiene acqua negli interstizi peggiorando ulteriormente la ritenzione idrica.

Ecco perché il meccanismo della cellulite è considerato ingravescente, distinguendo 4 stadi di intensità (zero, primo, secondo e terzo).

C'è anche da dire che, se da un lato risultano ben noti i meccanismi di formazione della cellulite, dall'altro è comunque difficile capire il motivo di una così ampia variabilità nella sua manifestazione; soprattutto per questo, la cellulite è considerato uno degli inestetismi più "difficili" da trattare.


Potenziali rimedi per la cellulite

Parlando di interventi sullo stile di vita, che sono senza dubbio i più efficaci – o che comunque dovrebbero essere i primi ad essere applicati – vanno presi in considerazione i fattori di rischio e le variabili modificabili. Non ha invece senso soffermarsi sul sesso, sui flussi ormonali e sulla genetica, invece tendenzialmente immutabili.

Gli interventi riguarderanno l'attività fisica auspicabile e la dieta – importante sia per il suo effetto diretto che indiretto sulla cellulite. Anche certe abitudini scorrette della quotidianità hanno un peso non trascurabile sulla comparsa di cellulite, il che imporrebbe di rimediarvi (ad esempio, smettere di fumare).

Sono da considerare integrativi i trattamenti estetici di varia natura, come i massaggi (ad esempio drenanti) e le applicazioni strumentali (ad esempio crioterapia).

Alcuni prodotti erboristici possono favorire, in qualche modo, la circolazione sanguigna e promuovere la diuresi; non è però detto che ciò possa avere un effetto benefico evidente sulla cellulite.

La liposuzione riduce la quantità di grasso nel tessuto adiposo, ma il suo impatto sulla cellulite non è positivo.


Sport e Attività Fisica

Sport e attività fisica per la bellezza: consigli di allenamento contro la cellulite

Riassumiamo ora, in poche parole, i consigli utili a prevenire e combattere la cellulite.

Come abbiamo detto, il meccanismo di formazione dell'inestetismo si basa su:

  • espansione eccessiva dei setti, a sua volta dovuta al rigonfiamento degli adipociti;

  • ristagno delle tossine e dei liquidi negli interstizi, dovuto a ritenzione idrica e a cattiva circolazione.

I meccanismi da ricercare nel trattamento, quindi, sono prevalentemente due:

  • Dimagrimento: instaurando un bilancio calorico negativo, grazie all'aumento dell'attività motoria (con attività aerobica ad alto volume) e al controllo della dieta;

  • Potenziamento della circolazione: non solo incrementando l'esercizio fisico generale, ma adottando protocolli di potenziamento muscolare (tramite Allenamenti con Pesi o Corpo Libero).

Si tratta di una logica piuttosto semplice e condivisibile, ma non tutti concordano sui mezzi o sul carico di allenamento riferito ai singoli protocolli.

Tale disaccordo sarebbe dovuto all'estrema variabilità delle casistiche estetiche e delle reazioni soggettive.


Criticità: magrezza e cellulite possono coesistere?

La criticità più importante che riguarda il trattamento della cellulite è il rapporto con la quantità di massa grassa corporea.

Molte ragazze "dalle forme più morbide" sembrano prive dell'inestetismo mentre altrettante magre ne sono colpite. Perché?

Per rispondere, bisognerebbe anzitutto fare un'analisi più accurata e considerare anche i "dettagli".

È concettualmente sbagliato mettere a confronto soggetti diversi; l'impatto di dieta ed allenamento andrebbe analizzato sulla singola persona.

Chi ha un eccesso adiposo e dimagrisce, quasi sempre, trova un vantaggio anche sulla cellulite.

Qualora ciò non accadesse, diverrebbe necessario valutare se il dimagrimento abbia interessato o meno i distretti colpiti dall'inestetismo.

Sappiamo infatti che la cellulite si localizza soprattutto nei distretti prediletti dalla conformazione ginoide, che guarda caso sono gli ultimi a venire intaccati dal dimagrimento.

Non è raro che, pur vedendo la lancetta della bilancia scendere, si noti una pressoché totale immutevolezza delle misure (pliche e circonferenze) di cosce e giro fianchi.

Ciò significa che il dimagrimento ha interessato zone differenti del corpo e richiede più tempo del previsto.

Un altro aspetto da considerare è la composizione corporea di partenza; non parliamo del peso, ma del rapporto tra massa magra e massa grassa. Infatti, chi è "sottile" ma con evidente cellulite, mostra il classico profilo dello "skinny fat", ovvero: peso normale, massa adiposa normale o leggermente più elevata e massa muscolare carente.

Questa condizione, che è forse il punto di partenza più basso per ottenere dei risultati estetici, è solitamente il frutto di un'intera esistenza trascorsa seguendo diete ipocaloriche senza alcun tipo di allenamento di muscolazione.


Consigli di allenamento per la cellulite: quale allenamento per la bellezza di gambe e glutei?

L'allenamento migliore è senza dubbio quello misto.

Non dovrebbero mancare né attività aerobica ad alto volume e bassa intensità, né potenziamento muscolare e metabolico a volumi bassi o medi e alta intensità.

Le percentuali di lavoro dipendono dalla condizione soggettiva:

Nota: non tutti concordano su "quanta attività aerobica praticare". Essendo la cellulite basata su uno stato infiammatorio dell'adipe, per alcuni, eccedendo con l'attività di lunga durata si correrebbe il rischio di enfatizzare questa flogosi. Sono tuttavia ben poche le persone che possono dire di aver trovato un miglioramento della cellulite solo riducendo l'attività motoria.


Il ruolo della dieta

Va però detto che, per dimagrire, il solo sport non è sufficiente. È indispensabile instaurare un bilancio calorico negativo per mezzo di una dieta ipocalorica appositamente progettata (-10 fino a -30% dell'energia normale). In tal senso, potrà essere di aiuto l'intervento di un dietista.

È però importante sottolineare che le diete non sono tutte uguali. Questo perché il fabbisogno calorico è estremamente soggettivo e dipende, oltre che dal metabolismo basale, anche dal livello di attività motoria generale.

Inoltre, con o senza sport, il taglio calorico non può essere protratto all'infinito. È sempre bene applicarlo meno possibile, per non stressare eccessivamente l'organismo.



Prof. Enrico Olivieri

  • 👉Personal Trainer

  • 👉Preparatore Atletico

  • 👉 Chinesiologo

  • 👉Fitness Manager

  • 👉Fitness Expert

  • 👉Fitness Presenter

  • 👉Ideatore STRIKEFIT.IT

  • 👉Co-Ideatore RUNPIU.IT

  • 👉Ideatore YOGAREBEL.IT

  • 👉Laurea con LODE Scienze Motorie

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